venerdì 5 agosto 2011

Massacro in Siria: perché nessuno interviene?

Ad oggi sono molte, forse troppe, le guerre in atto nel Mondo. Si osservano scontri in Afghanistan, Libia, Yemen, Siria. Ecco, la Siria. Il regime di Bashar Al-Assad sta reprimendo, persino coi carri armati, il proprio popolo che manifesta per i propri diritti, per la propria libertà, per la democrazia.  E così si assiste impotenti ad un dittatore che elogia il proprio esercito per aver sedato con un vero e proprio massacro il popolo, reo di protestare contro il Signore siriano. E la comunità mondiale dove sta? E l’ONU. Perché in Afghanistan o, per restare a tempi più recenti, in Libia sono intervenuti con missioni “di pace” e di fronte a questo massacro riesce solo ad esprimere parole vuote e niente altro? Sono salite a 150 circa, stando alle fonti ufficiali, le vittime in Siria nella città di Hama. Chissà, probabilmente è più facile “portare libertà” in Libia piuttosto che in Siria. O forse semplicemente è più semplice mettersi contro taluni dittatori piuttosto che contro altri (anche in questo ambito le amicizie importanti e potenti contano). Ciò che davvero fa male vedere è il calpestamento della Libertà, un bene ed un ideale che dovrebbe essere alla portata di ogni persona sulla Terra.

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