Ad oggi sono molte, forse troppe, le guerre in atto nel Mondo. Si osservano scontri in Afghanistan, Libia, Yemen, Siria. Ecco, la Siria. Il regime di Bashar Al-Assad sta reprimendo, persino coi carri armati, il proprio popolo che manifesta per i propri diritti, per la propria libertà, per la democrazia. E così si assiste impotenti ad un dittatore che elogia il proprio esercito per aver sedato con un vero e proprio massacro il popolo, reo di protestare contro il Signore siriano. E la comunità mondiale dove sta? E l’ONU. Perché in Afghanistan o, per restare a tempi più recenti, in Libia sono intervenuti con missioni “di pace” e di fronte a questo massacro riesce solo ad esprimere parole vuote e niente altro? Sono salite a 150 circa, stando alle fonti ufficiali, le vittime in Siria nella città di Hama. Chissà, probabilmente è più facile “portare libertà” in Libia piuttosto che in Siria. O forse semplicemente è più semplice mettersi contro taluni dittatori piuttosto che contro altri (anche in questo ambito le amicizie importanti e potenti contano). Ciò che davvero fa male vedere è il calpestamento della Libertà, un bene ed un ideale che dovrebbe essere alla portata di ogni persona sulla Terra.
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